E così, un passettino alla volta, anche la nona stagione di Lega è arrivata alla stretta finale, ed è stata una stagione lunga, combattutissima e condita da novità e conferme.
Tra le conferme, purtroppo la prima è che giocare stunty in una lega è una pessima idea. Nonostante la cattiveria e la determinazione, i goblin di Simoxmarax non sono riusciti praticamente mai a lasciare il segno, se non sui roster avversari. Una tassa che pressochè tutti hanno dovuto pagare ma che, da un punto di vista competitivo, lascia il tempo che trova per chi abbia velleità di classifica.
Più o meno lo stesso discorso, in percentuali diverse, si può fare per i norse di GFilippi, gli oscuri di Ebenezer e gli skaven di Tartyx. Pur essendo roster competitivi, e senza dimenticare che sia i norse, sia gli skaven sia i darkies hanno nel palmares almeno una finalissima – seppur tutte perse – la possibilità che la partita sbagliata ti tagli le gambe è drammaticamente sempre reale. I norse hanno faticato lungo tutta la stagione a trovare l’abbrivio per esprimere la loro violenza, mentre skaven ed elfi, trascinati dalle doti sovrumane dei propri posizionali, sono riusciti a fare un po’ di più. Certo è che giocare una intera stagione da sfavoriti ad ogni partita diventa durissima.
Una menzione a parte va agli slann di Marte1797. Bisogna riconoscere il coraggio di tentare una Lega con un roster fragile e imprevedibile, ma la verità è che i roster che “potenzialmente possono vincere sempre” sono una leggenda metropolitana, di cui gli slann sono il poster boy. Esistono le squadre forti, e esistono le squadre rompiballe. Raramente le due cose coincidono, e Marte1787 ha purtroppo dovuto sottostare a questa legge. Ci ha provato sempre, ci è riuscito solo qualche volta.
E poi ci sono i picchiatori. I nani del chaos di Silverknight, il nurgle di Tausino, e gli orchi neri di Beppe303. Per loro il discorso è diverso ma complementare, visto che l’obiettivo più o meno dichiarato è quello di mangiare tanti carboidrati, tante proteine e tanti steroidi e aspettare la seconda stagione per farsi le pose da culturista. E’ un piano ragionevole, molto a lungo termine, che accetta purtroppo che molti punti vengano lasciati per strada. Il piano, quasi a tutti, è riuscito solo in parte, visto che in una Lega come quella dei Tassi capita anche ai posizionali grossi e cattivi di perdere accidentalmente un braccio (o la testa) in un contrasto, ma solo la prossima stagione dirà se la pazienza e il tempo investiti saranno stati ben spesi. Di sicuro dei tre quello che è andato più vicino ad avere sia la moglie ubriaca che la botte piena è stato Beppe303, che ha infilato un inizio di stagione col botto e che è inciampato proprio sul finale a causa degli sgambetti dei roster veloci, per i quali non era attrezzato a sufficienza; in ogni caso una stagione da applausi per un team a cui – almeno personalmente – non avrei dato credito e che invece ha messo in difficoltà un sacco di coach.
E mò, parliamo di Playoff.
E non si può parlare di Playoff senza parlare di Capricorn, che sbatte sul tavolo un enorme pene verde e si presenta da primo in classifica con un 8/1/2 devastante, un primato mai in discussione, una squadra tostissima e senza punti deboli, e tutta l’intenzione di regalare agli orchi il primo titolo di Lega. Una superiorità schiacciante che forse nessuno si aspettava ma che col passare delle partite è diventata innegabile.
A seguire, surfando abbronzato e con gli occhiali da sole su uno tsunami di lacrime, Inquisitor1974. Le sue lucertolone, alla seconda stagione, hanno fatto quello che dovevano fare e si sono prese un posto ai Playoff in carrozza. Lungo la strada hanno incontrato qualche piccolo incidente di percorso e qualche infortunio più del previsto, ma sono arrivate alle partite che contano con un lineup solido e bilanciato, e pronte a prendersi il bersaglio grosso.
Terzi sulla grande giostra, gli umani di JanMattys. Dopo un inizio timido fatto di pareggi sofferti e sconfitte dolorose, la squadra ha trovato un suo equilibrio nell’asse tra il miglior blitzer della Lega e un catcher dal talento sopraffino. Negli scontri più duri non si sono mai tirati indietro e hanno tenuto testa alle corazzate senza perdere troppi pezzi, almeno fino alla partita finale con i goblin. Arrivano ai Playoff centrando un traguardo sontuoso ma chiaramente da sfavoriti. Ma le partite sono dentro o fuori, e la magia è sempre dietro l’angolo.
E infine, ancora una volta, tocca parlare del Capitano. Con i vampiri centra un quarto posto fantasmagorico e si candida a fare quello che, qualche paragrafo più su, ho definito impossibile: la squadra rompiballe che vince. Dimostrando ancora una volta che con le squadre funky non ha rivali, Apollo78 costruisce nel corso della stagione una macchina da touchdown che in difesa arriva sempre sulla palla. Non ci sono più parole per descrivere quanto fastidioso sia giocarci contro, e quanto epico sarebbe vederlo arrivare in cima.
Che la ruota giri. Tre si spezzeranno, e solo uno rimarrà.