Sangue amaro


Si, loro succhiano sangue, ma questa è casa nostra e NOI NON CI FAREMO FOTTERE A CASA NOSTRA!

Ragazzi che Playoff.

Come avevo scritto, questa volta c’era tanta varietà a calcare la scena. Due roster di picchiatori che hanno sostanzialmente dominato la Lega, e due roster sulla carta meno aggressivi ma con tanta esperienza e voglia di far bene.

Le due semifinali hanno decretato che ogni partita fa storia a sè: da una parte gli strafavoriti Orchi di Capricorn se la sono dovuta vedere con i Vampiri di Apollo78, e nonostante l’incredibile potenziale distruttivo si sono dovuti piegare alla pazienza e alla tranquillità con cui il Capitano sa gestire i succhiasangue, potenziati per l’occasione da Wilhelm Chaney: Apollo è sornione, chirurgico, e sa aspettare il momento giusto per colpire. Dopo un primo tempo sorprendentemente dominato e un secondo tempo prevedibilmente tutto di marca orchesca, si è andati al tempo supplementare con i pelleverde padroni della palla, pronti per il più classico dei grind per il 2-1. Tutto già scritto, direbbe qualcuno. E invece no, perchè come un pugnale nel buio i Vampiri trovano la via per scardinare la gabbia al turno 22, e si involano in contropiede segnando il touchdown del definitivo 1-2. E c’è solo il tempo per un’ultima clamorosa speranza targata Capricorn ma il goblin, perfettamente lanciato verso la meta all’ultimo turno, inciampa da solo e chiude in faccia agli Orchi le porte della finale. Grande partita e grande Blood Bowl.

Dall’altra parte del tabellone, le superlucertole di Inquisitor1974 si ritrovano di fronte gli Umani di JanMattys, in quello che è un match che sa di rivincita dopo la brutta figura rimediata nella regular season. Ma se sulla carta il match è dannatamente squilibrato, le cose prendono una piega diversa quando, con una divisa umana grande come un lenzuolo a due piazze, al fischio d’inizio scende in campo Sua Maestà Morg’n’Thorg. Perfino i sauri, raramente abituati a trovarsi davanti qualcosa di più grosso, si guardano allibiti. E la presenza del campione si fa sentire fin da subito: mortale per gli scinchi in compagnia del superblitzer di Jan, è da solo in grado di gestire metà della linea dei sauri e permette al resto del team (sceso in campo, va detto, con una discreta cazzimma) di fare nuovamente scempio dei poveri dinosauri. Il tabellino dice due a zero alla fine di una partita durissima, che soffia ai Lizard il sogno di una finale cercata e voluta da due stagioni.

E così si arriva alle due partite decisive, che i numeri della stagione regolare avevano annunciato: Orchi-Lizardmen e Umani-Vampiri. Ma la prima è la finale per il terzo e quarto posto, e la seconda è la Finalissima per il titolo.

La faccenda tra Capricorn e Inquisitor è, come era prevedibile, un affare piuttosto violento. Due corazzate a confronto che si menano senza pietà. Ma se le lucertole passano per prime, gli orchi rispondono nel secondo tempo in modo non ottimale: pressati dagli indomiti scinchi di Inquisitor sono costretti a portarsi sull’1-1 al turno 5 e lasciano abbastanza tempo ai Lizard per piazzare il colpo finale e portarsi a casa il 2-1 che vale la medaglia di bronzo, la quarta nel palmares di Inquisitor1974 che ormai fa la collezione.

Quanto alla finale, il rispetto tra i coach era palpabile e probabilmente, oltre la stima, anche il timore reciproco. I numeri parlavano di un team Umano spietato e capace come nessuno in Lega di sfoltire le fila avversarie. Sull’altro versante, i Vampiri avevano il miglior attacco e la capacità certificata di arrivare sempre sulla palla. Ma queste belle premesse sono state rispettate solo in parte: sin dal primo turno è stato chiaro che questa era la notte degli Umani, e che le creature del buio dovevano cedere il passo. Con tre impressionanti turni iniziali JanMattys si è portato in superiorità di pezzi e non ha mai dato respiro ad Apollo il quale, pur con tutto il talento del mondo, è stato costretto a fare da spettatore al timone di una squadra che si è disintegrata come Vampiri al sole. Il primo tempo finisce 1-0 per gli Umani, che lasciano i Vampiri in cinque in campo e senza un runner. Nel secondo tempo, usando la maggior parte dei reroll in una unica azione, i Vampiri pareggiano e fanno 1-1, ma è chiaro che la partita è ormai decisa. I giocatori in ko non tornano, e i Vampiri sono chiamati a difendere in otto, poi in sette, e alla fine addirittura in cinque contro una squadra che ha messo entrambe le mani sul bersaglio grosso e non ha alcuna intenzione di lasciarselo scappare.

Finisce 2-1 con gli Umani che festeggiano il secondo titolo di Lega (il quarto per coach JanMattys) e coi Vampiri che giurano di tornare il prossimo anno, più motivati che mai.

Una grandissima nona stagione. Ora si riposa e si mangia il panettone, e poi si parte con la decima. E si sentono già i coach che affilano le proprie armi. Bene così!