Cappelli buffi e stivali chiodati


Si è chiusa da pochi minuti la settima stagione della Lega dei Tassi ed è tempo di bilanci.

La prima Lega a nove partecipanti (e di conseguenza, una delle più brevi della storia del torneo) è stata anche una delle più sanguinarie. Ne avevamo parlato nel precedente articolo: due squadre di nani, due squadre di orchi, un nurgle alla seconda stagione, un necro, un chaos pact… e si, se vogliamo anche uno snotling. Al conto delle botte da orbi mancavano solo gli Imperiali del Capitano, ma tanto lui picchia con qualsiasi cosa per cui lo si mette nel mucchio lo stesso.

La regular season è stata interessante per diversi motivi: il primo e più importante è che ha registrato la prima vittoria di Beppe303 nella Lega. Un bel 1-0 violento contro il papà, e via così. Il secondo, è che la battaglia per i playoff è stata tesa e combattuta fino all’ultima giornata, e ha coinvolto anche gli Snotling di Tartyx, che da squadra materasso si sono riscattati con un finale di stagione assolutamente esaltante. Il terzo, è stata l’ennesima prova che il Capitano riesce a far girare gli Imperiali come nessuno, visto che è arrivato secondo in scioltezza in un campionato che avrebbe dovuto maciullarlo. Il quarto, è che Tausino è incapace di far performare i picchiatori alla prima stagione; non si sa ancora se la squadra verrà confermata, ma non si sono mai visti dei nani prendere tante cas. Il quinto è la mediocrità dei pelleverde, che in entrambe le incarnazioni possono e devono dare di più. E il sesto, ovviamente, è che i nani del chaos hanno inanellato un record impressionante con un 7/1/0 di una arroganza senza pari.

I Playoff, dicevamo: dopo la scontata qualificazione per JanMattys e Apollo78, sul fotofinish l’hanno spuntata i necro di GFilippi (in grande spolvero nonostante il passo falso contro gli Snotling) e un Tausino viola di sberle. I nani del chaos si sono presentati alle semifinali con un roster immacolato e repleto di skill tutte al posto giusto, e soprattutto tronfi di un inconcepibile pitch clear contro i Nani all’ultima di campionato. Imperiali e Necro hanno a loro volta fatto il raddoppio dell’ultima di campionato, per cui gli scontri delle semifinali sono stati all’insegna della rivalità e del rancore reciproco. E quando si tratta di rancore, nani del chaos e necromanti giocano un altro campionato.

Dopo la finale per il terzo e quarto posto, che ha visto i nani di Tausino alzare la Coppa di Bronzo (forse l’unica partita fortunata di una stagione horribilis), è stata la volta della finale.

I nani del chaos si sono presentati a testa alta e gambe tozze: tante guardie, tanti stand firm, tanti mighty blow, e due dirty player perchè vaffanculo, ecco perchè. I necro hanno risposto con un lineup costruito attorno a due golem solidissimi, uno spettro cattivo cattivo, e tre block dodge di cui un lupo dagli artigli appena usciti dall’arrotino. Ma siccome sul pullman c’era ancora posto, si sono fermati a raccogliere strada facendo anche una motosega e un barile di birra per rinfrescarsi la gola nel dugout.

La finale è stata una faccenda piuttosto violenta, condita da un bloodbowl forse meno spettacolare di altre volte ma dall’altissima intensità difensiva. Il primo tempo è stata una delle rarissime occasioni in cui il drive d’attacco dei nani di JanMattys è stato fermato in questa stagione, e allora i nani si sono rassegnati a giocarsela nel secondo tempo. Per prepararsi, hanno deciso di sparare mezza squadra nonmorta fuori dal campo a cercare di rimettersi le ossa a posto, e il piano ha quasi funzionato. Ma al rientro, seppur privi di motosega, i necromanti hanno risposto per le rime: pronti via e c’è subito bisogno del medico che salva da morte certa un blocker nano… e poco dopo arriva il secondo morto, ma stavolta il medico sociale degli Ani del Chaos era a fare la pipì, e il blocker si rialza con il caracollare tipico dello zombie mercenario. Tutto il secondo tempo si racconta nel ghoul dei necro che tiene palla e cerca un varco dove infilarsi, e nella fila dei nani che tiene campo, picchia con tutta la cattiveria che ha, e cerca di tenersi al centro per poter coprire tutta la larghezza anche con le gambette corte.

La tensione raggiunge l’apice quando uno dei tori centauri riesce a fare breccia nella difesa degli spettri e carica a testa bassa la palla, buttandola a terra. La rincorsa a coprire dei nonmorti è immediata, ma il toro sente profumo di vittoria e non si fa sfuggire l’occasione: con la destrezza di un elfo riesce a divincolarsi, raccogliere, e proteggere per il touchdown decisivo proprio sulla sirena, che incorona gli Ani del Chaos campioni e punisce la grandissima stagione di GFilippi oltre i suoi demeriti.

Era tutto già scritto.